È il momento di relax della nostra routine quotidiana, quando sotto al soffione doccia lasciamo andare stress e stanchezza e ci concediamo istanti preziosi per ricaricare le pile.
Il rito che facciamo tutti i giorni sotto il soffione doccia non è solo parte di una sana abitudine igienica personale ma è per molti un modo di sentirsi meglio e scaricare tutta la pesantezza di una giornata impegnativa passata o che ci attende.
Come la bontà di una storia dipende quasi tutta dal finale così la bontà di un impianto dipende quasi tutto dalla qualità della sua parte terminale, il soffione doccia. Quando apriamo l’acqua vogliamo solo essere investiti da un piacevole getto d’acqua senza vi siano problemi di sorta: l’acqua che non scende a sufficienza o che spruzza in maniera irregolare in tutte le direzioni, il soffione doccia che perde, sono tutte disavventure in cui non vogliamo incappare e che è possibile evitare ricorrendo a prodotti di qualità che utilizzano materiali pregiati e studiati per l’utilizzo specifico per sono destinati oltre ad accorgimenti costruttivi volti ad evitare che si verifichino le più comuni problematiche.
Il soffione doccia è, infatti, molto spesso soggetto all’accumulo di calcare e quindi a seconda di quanto sia “dura” l’acqua che scorre nelle nostre tubazioni potremmo ritrovarci spesso con i fori del doccino otturati e che creano non pochi fastidi alla nostra quotidianità. La soluzione migliore per evitare questi fastidi è ricorrere ad un soffione doccia che utilizzi materiali anti calcare, che ne impedisce l’accumulo oppure a possibile ricorrere alla recente tendenza delle pietre ionizzanti. In questa particolare categoria di soffione doccia è presente nel manico una certa di quantità di palline fatte di minerali bioattivi che filtrano l’acqua rimuovendo diverse impurità e riducendo in questo modo anche la quantità di sostanze calcaree che arriva poi ai fori. Con un soffione doccia libero da ostruzioni potremo goderci tutte le varie modalità di getto che la nostra “cipolla” per doccia sa offrire senza doverci accontentare solo di quello che riesce a superare il calcare.