La cataratta è un’opacità congenita o degenerativa del cristallino. Il sintomo principale è rappresentato da un offuscamento della vista graduale e indolore. La diagnosi si effettua con oftalmoscopia e con esame mediante lampada a fessura. La terapia consiste nell’asportazione chirurgica e nell’introduzione di una lente intraoculare. Ci sono diversi tipi di cataratta: tutti sono dovuti a modificazioni nella composizione chimica del cristallino (principalmente ossidazione delle sue proteine), le quali comportano una riduzione della sua trasparenza.
Le cause di queste alterazioni possono essere molteplici: di solito è l’invecchiamento, ma possono essere anche traumi oculari, malattie oftalmiche o sistemiche (come il diabete), difetti ereditari o congeniti. Nella cataratta, la trasparenza del cristallino viene meno per la formazione di agglomerati proteici. Perché ciò avvenga è ancora oggetto d’indagine. Tuttavia, i fattori di rischio principali sono diabete, età avanzata, tabagismo, malnutrizione, traumi al capo, prolungate terapie con corticosteroidi, avvelenamento da radiazioni, naftalene o da alcaloidi della segale cornuta.
In alcune forme, il disturbo è ereditario. Il cristallino può diventare opaco anche per ragioni legate allo stile di vita: è consigliabile, infatti, seguire una dieta sana e praticare un’attività fisica regolare. L’intervento classico di cataratta, che si basa sulla frammentazione del cristallino con ultrasuoni ed incisioni manuali, è l’intervento chirurgico più eseguito, in termini di numeri, in Italia e nel mondo e permette di ottenere ottimi risultati e recupero visivo ottimale. L’ultima evoluzione dell’intervento chirurgico della cataratta è il laser a femtosecondi, o femtolaser.
Attenzione ai raggi ultravioletti e all’utilizzo di alcol
Il femtolaser può essere utilizzato quindi per migliorare la sicurezza e la precisione dell’intervento di cataratta, standardizzando alcuni passaggi delicati della chirurgia che, da esclusivamente manuale, diventa robotizzata. Molti oftalmologi raccomandano occhiali da vista o da sole con protezione contro i raggi ultravioletti come misura preventiva. Ridurre i fattori di rischio come alcol, tabacco e corticosteroidi e controllare la glicemia nel diabete può ritardare l’insorgenza della cataratta. Una dieta ad alto contenuto di vitamina C, vitamina A e carotenoidi (contenuti in verdure come spinaci e cavoli) può essere protettiva.